domenica 18 marzo 2012

"Niente male come augurio"

Mi sono sposata in comune. No....non con  il marito di qualcun'altra. Nel senso che mi sono sposata con rito civile. Matrimonio d'amore, non ci importava niente di cosa "stava bene" fare per amici e parenti. Quindi...cerimonia semplice di giovedì pomeriggio (era il giorno di Halloween!?) ed eravamo stati chiari anche con l'impiegata che ci aveva preparato i documenti. "Volete che vi sposi il Sindaco?" in tono solenne. E noi tanto solennemente abbiamo risposto "Non ci importa, uno vale l'altro" screditando la figura del Sindaco a quella di fantoccio qualsiasi.
Comunque..... il giorno delle nozze ci troviamo davanti il vice-sindaco (che a dirla tutta era molto più simpatico del Sindaco) che si improvvisa serio per celebrare quello che scopriremo poi essere il suo primo matrimonio. Letti tutti gli articoli del codice civile come protocollo, il vice improvvisa una predica (si chiama così anche se non è un prete? Mah!)........"La famiglia è importante, ci vuole impegno...... poi verranno i figli.......il lavoro adesso non manca (era il 2002)....poi non si sa cosa può succedere.....(Sì! Si era incartato, ma proprio di brutto! Secondo me ancora si maledice per aver cominciato a parlare).......poi............poi..........e poi beato chi c'ha n'occhio!".
Risata generale inevitabile con la faccia del vice soddisfatta per essere riuscito a concludere.
"Niente male come augurio" è stato il mio pensiero.

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